Quante volte, passeggiando lungo il giro del Sor Pasquale, abbiamo guardato la grande area verde pensando a quello che avrebbe potuto essere e non è mai stata? Situata fra Via Cesare Battisti, il costone di Sant’Agostino, Palazzo Chigi Albani e il Parco delle Paperelle, questa valle è una delle aree più importanti e con più potenzialità del nostro paese.
La mappa catastale ci aiuta a comprendere la frammentazione dell’area fra più proprietari e ci fa capire come sia attraversata da un fosso intubato (con un coinvolgimento, dunque, anche del Demanio).
Secondo il Piano Regolatore Generale, l’area è classificata in zona E3 “Parco naturale vincolato” ed anche in zona G “Verde privato per attrezzature private di uso pubblico”.
Già il Piano Particolareggiato del Centro Storico (approvato oltre dieci anni fa e mai valorizzato) – del quale si riporta qui sopra uno stralcio di Tavola 15 – aveva caratterizzato questa area come “progetto puntuale: parchi e giardini” a completamento del “verde attrezzato esistente” del parco delle Paperelle.
Oltre questo, non si è mai mosso nulla e non è mai stato fatto niente di significativo per raggiungere l’obiettivo: Soriano Bene Comune intende prendere nel verso giusto questa enorme sfida.
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Con tutto il rispetto per i parchi, pur blasonati, che attirano cittadini sorianesi in paesi limitrofi (Vasanello, Fabrica di Roma, ecc.) il valore di questa area è semplicemente di un altro livello.
La vista è mozzafiato, su Palazzo Chigi Albani e sul Castello; gli accessi sono molteplici, dal parco delle Paperelle fino all’entrata di Via Cesare Battisti, dallo stesso Palazzo Chigi fino a Via Roma, ecc.
Le destinazioni d’uso di tale area possono essere svariate, così come le attrezzature, da definire insieme nell’ambito di una progettazione partecipata: dall’anfiteatro integrato nella scarpata con una vista magnifica, fino all’area attrezzata con giochi per bambini, skate park, ecc. e all’area sgambamento per i cani; dalle sedute e aree per lo studio e lo svago, immersi nella natura, fino all’integrazione con le infrastrutture e realtà esistenti (Palazzo Chigi Albani, parco delle Paperelle) con le quali il rapporto dovrà essere simbiotico.
Ma come riuscire a fare tutto questo? I dialoghi già intavolati con la proprietà delle aree hanno permesso di capire come ci sia piena volontà di raggiungere quest’obiettivo, nell’ideale prosecuzione di quello che era il sogno di Piero de “Gli Oleandri” che tanto ha dato alla nostra comunità: è giunto il tempo del pragmatismo, è necessario abbandonare le convinzioni ideologiche che hanno impedito finora di raggiungere anche il minimo obiettivo.
Bisogna guardarsi intorno, con umiltà, imparare dai più bravi, da chi ce l’ha fatta, e magari replicare (con i dovuti adattamenti) quelle soluzioni affinché si raggiunga l’obiettivo.
Le immagini scattate da noi e da nostri collaboratori ci mostrano, in versione diurna e notturna, il Barton Park di Perugia (clicca qui per scoprirlo). È un parco di recente realizzazione, situato in un’area nevralgica della città, nato dalla collaborazione fra pubblico (Comune di Perugia) e privato (Barton Group) che dà il nome al parco. Con le dovute proporzioni, potrebbe essere un esempio da seguire sia al livello di iter tecnico-amministrativo, sia per tipologia di parco (aree verdi per il gioco libero, anfiteatro, sedute e aree studio, ecc.), visto che ha consentito di raggiungere un così ambizioso obiettivo.
Soriano Bene Comune si prende l’impegno di affrontare finalmente questo dossier con l’attenzione e il rispetto che merita, garantendo la partecipazione della cittadinanza nei principali snodi dell’iter tecnico-amministrativo (tramite gli strumenti della Progettazione Partecipata) e abbandonando le preclusioni ideologiche che hanno portato, finora, ad un nulla di fatto.