Sustainable Development Goals, Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Iniziamo ad imparare questa espressione perché, nei prossimi anni, la incontreremo sempre più spesso: dalle scuole elementari fino ai master universitari, dalle pubbliche amministrazioni alle aziende private, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile proposti dall’ONU nella sua Agenda 2030 sono destinati a diventare sempre di più il faro che guiderà il nostro futuro.

Ma di cosa si tratta? Il tema è molto ampio, cerchiamo di semplificare al massimo fornendovi, come nostro solito, tutte le fonti per poter approfondire e valutare indipendentemente, nella massima trasparenza.
La Sostenibilità Ambientale, celebrata con la Giornata della Terra, è solo uno dei vertici del “triangolo della Sostenibilità” completato dalla Sostenibilità Economica e dalla Sostenibilità Sociale. Solo lo Sviluppo che tenga conto di queste tre componenti, senza tralasciarne alcuna, può dirsi veramente Sostenibile.
Nel 1987 (molti di noi non erano ancora nati!) la Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo propose questa definizione, valida e riconosciuta ancora oggi:
«Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri»

Nel 2015, 193 Paesi delle Nazioni Unite (tra cui ovviamente l’Italia) hanno sottoscritto l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, definendo i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Nel 2016 è nata l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS, https://asvis.it/ ), co-fondata da Enrico Giovannini, attuale Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, che ne è tuttora portavoce. L’Agenzia si occupa di stimolare la sensibilizzazione, educazione, formazione, monitoraggio, innovazione, ricerca e realizzazione di progetti che consentano all’Italia di dare il suo contributo al raggiungimento di tali Obiettivi.
Ma quali sono questi obiettivi? Ci limitiamo ad elencarli e riportare il link alle pagine ASviS che li analizzano approfonditamente e sanno spiegarli sicuramente meglio di noi:

- Sconfiggere la povertà ( https://asvis.it/goal1 )
- Sconfiggere la fame ( https://asvis.it/goal2 )
- Salute e benessere ( https://asvis.it/goal3/ )
- Istruzione di qualità ( https://asvis.it/goal4/ )
- Parità di genere ( https://asvis.it/goal5/ )
- Acqua pulita e servizi igienico-sanitari ( https://asvis.it/goal6/ )
- Energia pulita e accessibile ( https://asvis.it/goal7/ )
- Lavoro dignitoso e crescita economica ( https://asvis.it/goal8/ )
- Imprese, innovazione e infrastrutture ( https://asvis.it/goal9/ )
- Ridurre le disuguaglianze ( https://asvis.it/goal10/ )
- Città e comunità sostenibili ( https://asvis.it/goal11/ )
- Consumo e produzione responsabili ( https://asvis.it/goal12/ )
- Lotta contro il cambiamento climatico ( https://asvis.it/goal13/ )
- Vita sott’acqua ( https://asvis.it/goal14/ )
- Vita sulla terra ( https://asvis.it/goal15/ )
- Pace, giustizia e istituzioni solide ( https://asvis.it/goal16/ )
- Partnership per gli Obiettivi ( https://asvis.it/goal17/ )
Sentite questi obiettivi “distanti” da noi, dalla nostra realtà sorianese? È la solita “pace nel mondo”, “malnutrizione in Africa”, “deforestazione in Amazzonia”? Stavolta no.
Facciamo un gioco: rafforzare il sostegno alle famiglie in difficoltà non è forse Obiettivo 1, 2, 10? Attuare una seria politica di efficientamento energetico e produzione/consumo di energia da fonti rinnovabili non è forse Obiettivo 7, 11, 13? Sostenere veramente le istituzioni scolastiche del territorio non è forse Obiettivo 4? Aumentare l’attrattività verso imprese e aziende non è forse Obiettivo 8, 9? Rafforzare sul serio la raccolta differenziata non è forse Obiettivo 11, 12? Potremmo andare avanti all’infinito…
L’Amministrazione Comunale ha il dovere di essere proattiva, ovvero in grado di prevenire le tendenze e i problemi futuri in modo da pianificare anticipatamente le azioni opportune. Per gli amministratori è il modo più difficile e scomodo di lavorare perché impone impegno costante, studio, formazione e informazione; mette in conto grandi intuizioni ma anche errori di valutazione, enormi successi ma anche sonori fallimenti, progetti destinati a concludersi nel quinquennio (magari nell’ultimo semestre) ma anche processi di lungo termine che verranno conclusi da altri.
Una cosa è certa: quello proattivo è l’atteggiamento che porta i maggiori benefici alla cittadinanza, ed è questa l’unica cosa che conta.
Essere proattivi oggi significa studiare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e tradurli in progetti realizzabili, visto che tali Obiettivi sono espressamente citati dall’attuale versione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che indica come verranno impiegate nei prossimi anni le risorse del Next Generation EU (ovvero il famoso Recovery Fund).
Ancor più importante: la programmazione regionale unitaria 2021-2027 si basa esplicitamente su tali Obiettivi attraverso la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS) “Lazio, regione partecipata e sostenibile” presentata nel marzo 2021.
Soriano Bene Comune intende adottare questo approccio e rendere partecipe tutta la cittadinanza, come sta già dimostrando da diverse settimane con gli unici strumenti (informatici) che la pandemia ci ha lasciato a disposizione, in attesa di poterci incontrare per strada e parlare di persona (che resta e resterà sempre la cosa migliore).
Visione, programmazione, organizzazione, progettazione, trasparenza e comunicazione sono i punti fermi del nostro programma, che inizierete a conoscere nei prossimi giorni, con dovizia di particolari e approfondimenti: uniti agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, costituiranno la base della nostra attività amministrativa.